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"Una voce per San Marino": Achille Lauro all'Eurovision. Come ha raccontato l'esperienza l'artista?

Aggiornamento: 17 set 2022


Achille Lauro sul palco a San Marino
Achille Lauro vince "Una voce per San Marino"

Ci siamo "cascati" un po' tutti: la finale di “Una voce per San Marino” seguita in modo massiccio

Circa 40mila tweet nella serata finale di “Una voce per San Marino”. Effetto Achille Lauro? Può essere, ma non solo. C’è voglia di musica, di intrattenimento, di look, di canzoni e performance. Lo si era già visto durante la settimana del Festival di Sanremo con dati auditel e social a confermare la tendenza.


Achille Lauro e “Una voce per San Marino”: come ha gestito l'evento?

Torniamo, però, a ieri sera. Il biglietto per le semifinali dell’Eurovision se lo aggiudica Achille Lauro e probabilmente molti spettatori si aspettavano questo risultato perché era oggettivamente l’artista con maggior seguito e uno dei pochi abili a creare hype senza postare nulla sui suoi social relativamente a questo contest. Nonostante tutto, però, le persone non hanno cambiato canale dopo l’esibizione del performer romano registrata verso le ore 22. Curiosità, quindi, tanta. Anche se, a parte le esibizioni di Camille Cabalterra, Santi e Aaron Sibley, non vi sono state esibizioni che abbiano catturato particolarmente la mia attenzione.


La canzone "Stripper" di Achille Lauro gareggerà all'Eurovision a Torino

Ma torniamo al protagonista di ieri sera, Achille Lauro. L’artista ha portato un brano che lo rispecchia in pieno sia per tematica trattata che per modalità. Un pezzo intitolato “Stripper” con connotati punk rock che ben si sposano con lo stile di Lauro. E’ riuscito a cucirsi addosso un pezzo nel quale riesce a essere credibile. Un pezzo riconoscibile perché già al primo ascolto lo si identifica con l’artista. E non è poco. Essere riconoscibili sia per stile artistico che in tema di look è frutto di un percorso ben studiato al quale Lauro e il suo team hanno lavorato nel corso del tempo. Ci si aspetta sempre una sorpresa sul palco. Ci si aspetta un testo provocatorio, un look che riesce a indirizzare il mood della canzone proposta e ieri sera abbiamo avuto l’ennesima conferma che Achille Lauro è un artista ben a fuoco, a prescindere dai gusti personali.


Achille Lauro e i social: che tipo di comunicazione ha trasmesso?

Mi ha colpito, però, la gestione della comunicazione dell’evento in sé da parte di Achille Lauro. Se ci avete fatto caso sui suoi social non sono stati pubblicati né post né stories relative al contest di San Marino. Come mai? Durante la conferenza stampa pre finale si è speso molto tempo a parlare dell’esperienza visual nel Metaverso in collaborazione con Gucci, mentre sulla canzone si è speso pochissimo tempo. Scaramanzia? Non credo, anche perché Lauro ci ha abituati al racconto dei brani utilizzando diversi strumenti di comunicazione (basta andare a vedere i post pubblicati durante la settimana di Sanremo, un racconto, passo passo di cosa volesse rappresentare “Domenica”).

Questa volta, invece, non c’è stato racconto. O meglio, non lo ha gestito direttamente lui. Ci hanno, però, pensato gli altri: l’organizzazione, i media, gli utenti. Se ne è ampiamente parlato e questa sorta di mistero sul suo punto di vista non ha fatto altro che creare un’alta aspettativa, ancora più elevata del solito. Operazione di marketing? Dal mio punto di vista sì. Ben riuscita? Anche.


Ci sarà tempo per raccontare “Stripper”. Per il momento tocca a noi interpretare ogni parola, dare forma e colore ai concetti espressi e farla un po’ nostra.

All’Eurovision sarà tutto diverso e sicuramente Lauro non lascerà parlare (solo) gli altri.

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