"Amy": persona e personaggio
“Amy”, il documentario disponibile su Amazon Prime (anno 2015) è più che un ripercorrere la vita di una grandissima artista quale è stata Amy Winehouse. C’è un po’ tutto in quelle ore di registrazioni: c’è la musica, le amicizie, gli amori, le difficoltà, i momenti di tensione e le fragilità. C’è Amy persona e personaggio. Si va oltre l’apparenza perché la persona è sempre quella che è necessario ricordare ogni volta che si esprime un’opinione su un personaggio. Ciò che mi ha colpito particolarmente è stato lo stato d’animo di “paura” quando si è trovata a dover fare concerti davanti a migliaia di fan. Lei, abituata ai salotti composti e raccolti dei jazz club.
Non per tutti una svolta di dimensioni inaspettate riesce ad andare di pari passo con la propria personalità, le proprie abitudini e paure.
Amy e la musica: un amore infinito
Amy amava la musica e si percepisce. Amava creare, amava scrivere e dare tutta se stessa trasferendo al pubblico ciò che lei raccontava nelle sue canzoni. La vita, le amicizie, gli amori, però non sempre riescono a preservarti da quello che è il precipizio. Ed Amy non è riuscita a staccarsi da quei vizi che nulla di buono avevano da offrirle. Ciò che resta a noi e che dovremmo custodire e divulgare in eterno è la sua musica.
Un mix di malinconia, dolore, racconto e realtà. Amy riusciva ad essere autentica, utilizzando parole così cariche di emotività, ma così semplici da poter arrivare a tutti.
Non dimentichiamola, non dimentichiamo la sua musica. Abbiamo un debito nei suoi confronti. Ricordiamola ogni volta che possiamo.
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