savignanochiara
A Mantova Eleganzissima Drusilla Foer con ironia e profondità
Aggiornamento: 16 set 2022

Drusilla Foer: parole, musica e teatro portata a Palazzo Te
“Il teatro lo facciamo tutti insieme”. Una frase accogliente, quella pronunciata da Drusilla Foer nella parte finale dello spettacolo “Eleganzissima Estate” all’Esedra di Palazzo Te a Mantova. Un concetto forte e sensibile allo stesso tempo. Un abbraccio - ancora virtuale - ma diretto, sentito, commovente e motivante. Sì, Drusilla ha ragione: il teatro lo facciamo tutti insieme. Gli artisti sul palco, le professionalità addette ai lavori e il pubblico. È uno scambio di sensazioni, di emozioni, di pensieri e riflessioni. Uno scambio silenzioso, ma vivo, percepito e percepibile più di quanto si possa immaginare. Uno scambio unico che esprime in tempo reale ciò che si sta provando. E ieri sera questo concetto si è concretizzato in modo naturale e spontaneo più e più volte, in modo spontaneo.
Ironia sì, ma non solo
Una sequenza di immagini, di storie, di pensieri, di unicità. Così si è presentata Drusilla Foer con ironia sì, ma anche con profodità. Un mix di sfaccettature che hanno espresso la personalità di chi sa trasmettere senza mediazione le proprie emozioni, profonde o lievi in base al contesto. Ha giocato Drusilla con il pianoforte, ha dialogato con i personaggi al telefono amati e conosciuti, ha ricordato le difficoltà del lockdown e dei momenti bui in cui un po’ tutti abbiamo cercato di aiutarci e di distrarci come meglio potevamo. Parole, monologhi, dialoghi e tanta musica. Quella musica che è il collante di ricordi tra le persone, tra noi stessi e i luoghi, gli avvenimenti, le esperienze. Quella musica che Drusilla ci regalerà ancora e ancora, ma questa volta in un modo nuovo, grazie al disco di inediti che uscirà nel 2023. Una Drusilla pura, senza timore di esprimere la sua opinione su quello che è più lontano da lei (e che dovrebbe essere lontano da tutti noi): la guerra. Questa guerra, tutte le guerre che solo distruzione, paura, devastazione portano con sé.
Dal conflitto inteso nel senso bellico al pregiudizio nei confronti del prossimo. Un male, come ricorda Drusilla, che va combattuto. Un preconcetto che condiziona e che non permette di conoscere persone, luoghi, culture, vita. Ed è proprio l’apertura nei confronti degli altri che offre la possibile di entrare in empatia con le persone e con il loro mondo unico e personale. Come successe a lei a Bruxelles in quella cioccolateria. Il suono delle cartine dei cioccolatini suonati con costanza da un uomo per ricordare e accogliere l’anima della sua amata. Un gesto che potrebbe passare inosservato o giudicato con superficialità, ma che grazie al racconto emozionato e coinvolgente di Drusilla ci fa capire come il dolore può dare la spinta per provare qualsiasi cosa pur di accendere una speranza che rappresenta quell’àncora che ci tiene legati alla vita. Grazie all’azione di mettersi in ascolto è possibile entrare nel mondo altrui, senza giudicare. Perché non c’è peggior cosa che essere prevenuti o etichettare persone, idee, azioni senza conoscere chi o cosa realmente porta a compiere un gesto o ad esprimere una opinione.
Non potevano mancare gli aneddoti di vita di Drusilla Foer
Momenti forti, tanti. Alternati da aneddoti divertenti su un passato newyorkese al rapporto di “amore” - conflitto con il Maestro Loris Di Leo al pianoforte (possiamo fare un applauso non solo al suo essere musicista ma anche al saper stare “al gioco” in maniera discreta e credibile?); al coinvolgimento di Nico Gori (Sax e Clarinetto) fino a raccontare la storia del produttore, un genio della musica (e dei jingle pubblicitari). Un rapporto schietto, rispettoso e divertente che alleggerisce i momenti di riflessioni proposti durante lo spettacolo, senza però essere superficiali, questo mai.
E, infine, i sorrisi. Invita a sorridere Drusilla tra ironia e serietà. Invita a essere se stessi, sempre.
E per questo e molto altro ti ringraziamo Drusilla Foer. E grazie anche al tuo talento, alla tua volontà (tosta eh, ma decisiva), alla tua fantasia e al tuo immenso rispetto.